La nascita, un avvenimento spirituale

(1995, Frascati)

Sono stata alla X Conferenza Internazionale di Analisi Bioenergetica in Portogallo, che aveva come tema: “La spiritualità e il corpo” e ho per questo intitolato la mia relazione: “La nascita, un avvenimento spirituale”.

Mentre A. Lowen parlava della spiritualità del corpo, infatti, mi sembrava che parlasse della nascita. Queste sono le sue parole: “…. Sono stato mosso da qualche cosa dentro di me. Era una espressione (movimento fuori) commovente. Ero mosso da qualche cosa che non veniva dalla mente.  Onde di  eccitazione fluivano attraverso il mio corpo: è un momento speciale, una sensazione speciale, quando l’io è libero: è gioia! è grazia. Gli animali lo hanno. Gli uomini lo hanno. Si tratta di abbandonare l’immagine di sé e lasciarsi sopraffare dai movimenti, dalle emozioni all’interno del corpo, che si vogliono esprimere e sanno come; si tratta di permettere alla eccitazione di fluire e di crescere, di aprirsi ai sentimenti.

C’è paura di essere sopraffatti dai movimenti, dalle emozioni, ma quando puoi accettare la paura e superarla, allora succede e vieni trasportato. C’è meraviglia, incanto. Allora ci alziamo per pregare. Non puoi essere più spirituale di quanto sei sessuale (di quanto hai flusso di energia nel corpo) /-Quando le onde di eccitazione passano in un movimento integrato attraverso il cuore e la pelvi costantemente muovono il corpo con grazia e la sensazione è di gioia, che si vuole estendere verso il cosmo.

La grazia non può essere imparata, non si può insegnare…”

Queste parole potrebbero descrivere una nascita durante la quale la donna riusciva ad abbandonarsi alle onde di eccitazione e ad accettare e superare la paura e il dolore. Questa “grazia” può avvenire, quando la donna sente che le persone che la assistono sono in sintonia con il suo processo e la proteggono con la loro comprensione. Sentiamo a proposito le parole di Wilhelm Reich: “Abbiamo visto quei tratti divini nei bambini (appena nati) tratti che sono stati considerati sin qui come obiettivo idealizzato ed inaccessibile di ogni religione, di ogni morale… questa grazia sovrabbondante che irradia in silenzio…”

Riporto un altro evento, questa volta di Bob Hilton, un terapeuta di circa 60 anni, che ha come tema centrale il bambino dentro di sé, direi il neonato.

“Ogni bambino nasce con grazia. Se la madre potesse rispondere gli uomini si potrebbero amare tra di loro e potrebbero trovare l’amore verso ciò che voglio chiamare “.dio”.

Come inizia questa perdita di contatto?”

Il bambino vive in un sistema di energia con la madre. Due sistemi energetici interagiscono. Il bambino vibra e pulsa con la madre e ha le emozione con lei. Si eccitano e si calmano a vicenda. La madre è il “ground” per il bambino, la forza nella quale mette le sue radici di appartenenza. “Tu appartieni a me, io appartengo a te”. Il bambino ha il suo proprio equilibrio ormonico. La madre ha due funzioni: di proteggere il bambino da influenze troppo forti che vengono da fuori (paura, freddo) e da dentro (fame). Così il bambino crescendo e facendo esperienza, mantiene il suo proprio movimento intcriore che è grounding e grazia.

La grazia del bambino è, che dopo ogni squilibrio può sempre tornare ai suoi conosciuti ritmi e sapere che ha questo flusso interiore che lo guida. La grazia della madre è che sa rispondere al bambino: è il processo reaching e belonging. Il significato della parola “religione” è appartenere. L’appartenenza tra madre-bambino è un flusso di energia che va avanti e indietro, tra due esseri. Questa è la basilare struttura della vita. C’è una forte carica. La madre abbandona l’immagine di sé e si lascia andare al flusso con il bambino.

Non tutte le madri possono sostenere questa carica di energia e questo abbandono al flusso con il bambino. Si crea allora un blocco.”

La madre di Bob Hilton non poteva rispondere al suo bambino ed egli era bloccato con sua madre dentro di sé.

“Il blocco è un senso di vergogna che abbiamo abbandonato la relazione con la madre e che non eravamo capaci di mantenerla; che abbiamo ancora bisogno di lei e che cerchiamo ancora di uccidere questo bisogno dentro di noi. Siamo ancora arrabbiati che non lo possiamo avere. Ci vergogniamo di aver permesso la separazione avvenuta. La sappiamo dai bambini che hanno subito l’abuso. Il bambino dice:’come potevo permettere questo?’ e deve superare la vergogna e la colpa. Deve fare il ponte. In bioenergetica prepariamo il ponte. Quando riusciamo a superarlo è grazia.”

Grazia per Bob Hilton è questo movimento che si verifica quando abbiamo estremo bisogno e non possiamo fare nulla per avere ciò di cui abbiamo bisogno, e poi ci viene dato. Bob descriveva la sua esperienza di grazia quando superava il blocco che lo separa della madre e da se stesso e quando il bambino vergognato dentro di lui viene ascoltato dalla madre dentro di lui.

Nel lavoro bioenergetico preventivo per la nascita, cerchiamo di fare in modo che la rottura all’inzio della vita non sia così drammatica. Aiutiamo la madre ad abbandonarsi.

Wilhelm Reich scrive in “II processo di corazzamento in un neonato”: “II senso orgonotico di contatto, una funzione del campo di energia di tutte due, madre e bambino, è sconosciuto alla maggior parte degli specialisti. Il contatto energetico è l’elemento esperienziale ed emozionale più importante nella interrelazione tra madre e bambino. Soprattutto prima della nascita e durante i primi giorni e settimane dopo la nascita. La sorte futura del bambino dipende da questo. Sembra essere il “core” dello sviluppo emozionale del bambino”. E ancora: “Con il contatto orgonotico, la madre sa cosa vuole il bambino. Nella medicina orgonomica sappiamo che le funzione basilari delle biopatie iniziano a svilupparsi nel periodo prenatale e subito dopo la nascita…è il periodo critico in cui viene costituito il sistema funzionale bioenergetico. Il nucleo di questa costituzione è determinato dalla qualità e della capacità pulsionale dei tessuti che determina l’attività pulsionale plasmatica degli impulsi..” e ancora:” Si verifica la sovrapposizione dei campi di energia tra madre e bambino; il piccolo eccita il campo energetico della madre e questa corrisponde ai bisogni del bambino. “(Questa è grazia)”. In questa fase si mette la base energetica del temperamento del futuro uomo che è espressione della quantità dell’attività pulsoria del sistema orgonotico. In questa fase si determinano i primi gravi blocchi bio-emozionali che sono alla base delle biopatie della futura vita.

Le ricerche odierne di Michel Odent (in Ecologia della Nascita, Edizioni Red. e altri scritti inediti) confermano le tesi di WReich, senza mai nominarlo.”E” proprio nella prima fase della vita (imprinting e bonding) quando si mette a punto nel cervello l’omeostasi, che regola il livello ormonale del nostro corpo, che queste situazioni, comportamentali sono più suscettibili di originare patologie.” (Si riferisce alle nascite in ospedale dove spesso si generano patologie descritte dall’autore).

Il mio lavoro e il lavoro delle persone che collaborano con me è di proteggere il processo spontaneo di gravidanza, del parto e del bonding postpartum, cercando di creare le condizioni migliori per favorire l’evolversi naturale di questo processo.

(Possiamo assistere, sopratutto nei parti in casa, a questo “irradiare della grazia e dell’amore” su tutti i presenti).

Ed è concepito come lavoro di prevenzione alle nevrosi, alle psicosi e alle “biopatie” nel senso di W. Reich.

(C) Silja Wendelstadt

Tratto da,  a cura di  Lo Iacono A., “Corpo Inconscio Emozione”, S.I.A.B., , Frascati 1990